Mantenere caldi i pazienti traumatizzati č fondamentale!
24 Ottobre 2018

E’ ben noto l’effetto drammatico di trauma ed ipotermia, che riducono al minimo le probabilità di sopravvivenza all’incidente.
L’ipotermia, cioè la situazione in cui la temperatura dell’organismo è molto inferiore al normale, può essere dovuta sia all’esposizione a temperature molto rigide - quando l’organismo inizia a perdere più calore di quanto riesca a produrne - sia all’infusione massiva di fluidi che hanno una temperatura inferiore a quella del sangue e contribuiscono alla riduzione della temperatura centrale del paziente.
L’ipotermia da lesione è comunemente riscontrata in montagna, quindi la gestione termica è una componente chiave per la sopravvivenza dei pazienti traumatizzati.
Grazie ad una tecnologia avanzata QinFlow Warrior riesce ad infondere rapidamente grandi quantità di fluidi e sangue a 38*C anche con temperature di ingresso molto basse (da 4*C) in modo da evitare l’ipotermia del paziente e garantirne la sopravvivenza.
La combinazione fra dimensioni ridotte, performance della batteria, alti flussi e rapidità di attivazione (bastano solo 10 secondi dall’accensione per raggiungere la temperatura di 38°C) rende il Quinflow Warrior la soluzione eccellente per l’emergenza.
Fonte:
interna
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