Disturbi della tiroide: perché colpiscono di più le donne e come affrontarli

Disturbi della tiroide: perché colpiscono di più le donne e come affrontarli

I disturbi della tiroide sono condizioni mediche che colpiscono la ghiandola tiroidea, un piccolo organo a forma di farfalla situato nella parte anteriore del collo. Questa ghiandola produce ormoni che regolano il metabolismo, la crescita e lo sviluppo del corpo. Sebbene i disturbi della tiroide possano colpire chiunque, le donne sono più predisposte rispetto agli uomini. Ma perché le donne soffrono di più di questi disturbi e in che periodi della loro vita sono maggiormente a rischio? Vediamo insieme le risposte.

Perché le donne sono più predisposte ai disturbi della tiroide?

1. Fattori Ormonali: gli ormoni sessuali femminili, come estrogeni e progesterone, influenzano la funzione della tiroide. Le fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa possono alterare la funzione tiroidea e contribuire allo sviluppo di disturbi come l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo.

2. Autoimmunità: le donne hanno una predisposizione maggiore a sviluppare malattie autoimmuni rispetto agli uomini. Due dei disturbi tiroidei più comuni, la tiroidite di Hashimoto (ipotiroidismo) e la malattia di Graves (ipertiroidismo), sono condizioni autoimmuni in cui il sistema immunitario attacca erroneamente la tiroide.

3. Predisposizione Genetica: la familiarità gioca un ruolo significativo. Le donne con una storia familiare di disturbi della tiroide hanno un rischio più elevato di sviluppare tali condizioni.

Quando le donne sono più a rischio?

1. Pubertà e Adolescenza: durante la pubertà, l’aumento degli ormoni sessuali può influenzare la funzione tiroidea.

2. Gravidanza: la gravidanza è un periodo critico per la tiroide. I cambiamenti ormonali possono portare a disfunzioni tiroidee. L’ipotiroidismo non trattato durante la gravidanza può causare complicazioni come preeclampsia, aborto spontaneo e problemi di sviluppo per il feto.

3. Post-Parto: dopo il parto, alcune donne possono sviluppare la tiroidite post-partum, un’infiammazione della tiroide che può portare a ipotiroidismo temporaneo o permanente.

4. Menopausa: la menopausa è un altro periodo di significativi cambiamenti ormonali che può influenzare la funzione tiroidea. Molte donne sviluppano disturbi della tiroide durante questa fase della vita.

Cosa Fare?

1. Screening e Diagnosi Precoce: è importante fare regolari controlli della funzione tiroidea, specialmente se ci sono sintomi come affaticamento, cambiamenti di peso, irregolarità mestruali, o se c’è una storia familiare di disturbi tiroidei.

2. Trattamenti Medici: i disturbi della tiroide possono essere gestiti con successo con farmaci. L’ipotiroidismo viene trattato con levotiroxina, un ormone tiroideo sintetico. L’ipertiroidismo può richiedere farmaci antitiroidei, terapia con iodio radioattivo o, in alcuni casi, intervento chirurgico.

3.  Stile di Vita e Alimentazione: una dieta equilibrata ricca di iodio, selenio e zinco supporta la salute della tiroide. Inoltre, ridurre lo stress e praticare attività fisica regolare possono migliorare il benessere generale e la funzione tiroidea.

4. Monitoraggio Continuo: chi soffre di disturbi della tiroide dovrebbe monitorare regolarmente i livelli degli ormoni tiroidei con il proprio medico per garantire che il trattamento sia efficace e che la funzione tiroidea sia mantenuta in equilibrio.

I disturbi della tiroide, sebbene più comuni nelle donne, possono essere gestiti con successo con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato. Prestare attenzione ai segnali del proprio corpo e fare regolari controlli medici è fondamentale per mantenere la salute della tiroide e il benessere generale

Per maggiori informazioni sul Neuromonitoraggio Intraoperatorio:
https://www.seda-spa.it/neuromonitoraggio-intraoperatorio-avalanche%EF%BF%BD-si_54.shtml