Intubazione del paziente critico: più possibilità di successo se si utilizza il videolaringoscopio
06 Giugno 2023
Il lavoro del team di Anestesia Rianimazione dell’AOU San Luigi Gonzaga - Università di Torino è stato pubblicato sul British Journal of Anesthesia la più importante rivista di settore.
I risultati sono di grande importanza perché aprono la strada a un utilizzo sistematico della videolaringoscopia, non solo in anestesia ma anche nel paziente critico.
Un team di ricercatori, coordinato dal Dott. Vincenzo Russotto, ricercatore del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino e rianimatore presso l’AOU San Luigi Gonzaga, e dal Prof. Pietro Caironi, Direttore dell’UOC di Anestesia e Rianimazione del San Luigi e docente dello stesso Ateneo, ha appena messo in luce il ruolo del videolaringoscopio per l’intubazione del paziente critico attraverso una analisi di quasi 3.000 pazienti inclusi nello studio INTUBE, che ha valutato la pratica della gestione delle vie
aeree nel mondo. (fonte: insalutenews.it)
Riuscire a intubare un paziente critico al primo tentativo è infatti fondamentale, visto l’incremento dei rischi che cresce a ogni tentativo ripetuto.
I videolaringoscopi esistono da diversi decenni, ma nell'ultimo decennio hanno assunto un ruolo centrale nella gestione delle vie aeree sia difficili che di routine.
Durante questo periodo la videolaringoscopia non solo è stata impiegata per le vie aeree più difficili, la tecnica è anche diventata parte delle abilità fondamentali di gestione delle vie aeree e l'uso della videolaringoscopia da svegli è aumentato.
Esistono molti sistemi per videolaringoscopia e, in quest'ampio panorama, abbiamo ha scelto di proporre i dispositivi Insighters, un sistema completo e modulare di dispositivi per la gestione delle vie aeree a tutti i livelli di difficoltà.
I videolaringoscopi e videobroncoscopi Insighters sono quindi validi strumenti per una gestione semplificata delle vie aeree a tutti i livelli di difficoltà, grazie alla completezza delle soluzioni disponibili, all’elevata qualità delle immagini, alle funzionalità multimediali, e all’integrazione del monitor e della fonte luminosa.
Tutti i modelli integrano un’ottica sull’estremità distale e un sensore CMOS per la digitalizzazione delle immagini.
Non sono più quindi necessarie le fibre ottiche, una delle principali cause di guasti e fermi macchina nei dispositivi tradizionali. Inoltre, grazie alla sua particolare tecnologia, l’ottica non è soggetta ad appannamenti e gli strumenti forniscono sempre una visione nitida.
Il cuore del sistema è rappresentato dal monitor da 3,5’’ touchscreen, che consente la visualizzazione di immagini ad elevata risoluzione e che può essere collegato direttamente nell’impugnatura di ciascun dispositivo: il sistema è quindi scalabile, perché permette a chi già possiede uno strumento di ampliare in qualsiasi momento la propria dotazione con un altro dispositivo Insighters mantenendo lo stesso monitor.
Il monitor integra inoltre una batteria al Litio di lunga durata che permette di alimentare direttamente la fonte luminosa e garantisce un’elevata autonomia.
Il touchscreen consente infine di accedere alle funzionalità multimediali, quali la registrazione di istantanee e filmati a scopo didattico o per documentare una difficoltà di intubazione imprevista.
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